martedì 3 marzo 2009

Brasile, la crisi fa perdere fiducia alle famiglie


Leggi qui di seguito l'articolo che ho preso dal sito del Sole24Ore che descrive come la forte ondata della crisi mondiale tocchi anche le famiglie brasiliane

"Nel Brasile del boom economico crolla la fiducia dei consumatori

Saranno contagiate o no? Le grandi economie latinoamericane supereranno indenni (o quasi) la crisi mondiale oppure verranno trascinate nel vortice della stagnazione? Gli economisti si dividono, c'é chi ottimisticamente sostiene che la loro bassa esposizione finanziaria eviterá il contagio e chi crede che non ci sia scampo.
Gli indici congiunturali sembrano oscillare tra queste due teorie, gli istituti di statistica sfornano dati che non consentono una lettura univoca.

Brasile sorvegliato speciale
La prima economia latinoamericana continua a tirare ma proprio ieri é arrivata una cattiva notizia. L'indice di fiducia dei consumatori é crollato del 13,4% negli ultimi cinque mesi. In questo Paese di 190 milioni di abitanti e un mercato di consumatori cresciuto esponenzialmente negli ultimi 6 anni, l'ottimismo é stato la chiave di volta del boom. Che ora pero' pare scalfito. Un paper della prestigiosa Fundacion Getulio Vargas, istituto di ricerche socioeconomiche molto noto, spiega che «il clima economico é sensibilmente peggiorato e non vi sono aspettative di un miglioramento ».
Tra le famiglie piu' abbienti la sfiducia ha raggiunto quota 19,7 per cento. L'analisi di Aloisio Campelo individua le ragioni di questa fase congiunturale evidentemente difficile.

I perché della sfiducia
La prima ragione del pessimismo alberga nell'incertezza e in particolare nella riduzione del credito, volano della crescita degli anni passati. Le istituzioni bancarie brasiliane hanno tagliato drasticamente le concessioni di credito, primo anello di un possibile acuirsi della crisi finanziaria. L'esposizione debitoria del Brasile non é affatto drammatica, ma i timori che si inneschi un circolo di insolvenza come quello americano, hanno spinto le autorita' monetarie a strette creditizie.
La seconda ragione del pessimismo che si annida tra i brasiliani é riconducibile alla recente ondata di licenziamenti. General Motors nelle scorse settimane ha licenziato 1633 operai e ne ha messi 900 in cassa integrazione. La societá aeronautica Embraer ne ha licenziati 4mila.

La forza di Lula
Il presidente brasiliano Lula da Silva, a dispetto della crisi, gode di un consenso superiore all'80%, un record assoluto in Brasile. Tuttavia dovra´ affrontare le proteste sindacali dei lavoratori che non accettano licenziamenti e un clima sociale piu' teso. Il suo lungo passato da sindacalista lo aiuterá nella gestione delle vertenze ma l'intensitá della crisi e la sua durata sono fattori difficili da misurare." (la foto è presa dal sito www.terra.com.br)

Saluti

Jacopo

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